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al testo proposto da Loredana Savelli
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A. Chiamo al telefono qualcuno che non c'è. Mi culla al fondo dell'auricolare il metronomo del registratore che ho svegliato in questura. Per un attimo vedo o credo di vedere la ruota come in fondo al buio gira.
B. La ruota come in fondo al buio gira è anche nostra. Entreremo nelle stanze delle questure. Ne usciranno con le mani sulla nuca e con le giubbe in disordine. Uno di noi ci griderà: non sparate non bruciate le carte non distruggete i nastri. Tutti devono vivere e sapere.
(tratto da "Questo muro", in Poeti italiani 1945-95 a cura di Maurizio Cucchi e Stefano Giovanardi, i Meridiani Mondadori, 1996, pag. 135)
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